O troppo o troppo poco
«La vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente tra il dolore e la noia, passando per l'intervallo fugace, e per di più illusorio, del piacere e della gioia.» (Arthur Schopenhauer)
Utilizziamo la parola ‘‘ansia’’ di continuo, di fronte a preoccupazioni scolastiche, lavorative e sociali. Eppure, mentre ci sentiamo in ostaggio dalla pressione performativa arriva un altro picco dell’ estremismo emotivo da ‘‘o bianco o nero’’ : la noia.
In pratica, la scala di grigi del coinvolgimento sano e piacevole si assottiglia perché quella soddisfazione piena di equilibrio e di gioia dura poco rispetto alle altre emozioni.
Stare in mezzo rende felici
Nel sistema economico e produttivo contemporaneo molti di noi sono impegnati in attività distanti da passioni e studio. Perdere interesse per le attività svolte causa insoddisfazione personale e scarso rendimento lavorativo. Infatti, l’oscillazione disperata tra ansia e noia spreca energie, competenze e abilità, esasperandoci.
Tra i pionieri dello studio scientifico della felicità arriva in soccorso nel 1975 il pensiero di Mihaly Csikszentmihalyi, professore ungherese di psicologia all’Università di Chicago. Secondo lo studioso, la maggior parte di noi svolge un lavoro stressante per cui si sente obbligato e che non ama, con qualche forma di svago passivo che non richiede impegno perché non offre stimoli.
Eppure, la felicità non dipende dal caso o dalla fortuna ma da uno stato mentale: avere controllo sulle proprie responsabilità e azioni ci rende consapevoli. Al contrario, accusare eventi esterni della nostra infelicità, considerandoli al di fuori del nostro controllo, determina la frustrazione.
L’antidoto per il benessere sta nel mezzo, nel cosiddetto “stato di flusso”. Infatti, quando ci sentiamo immersi in un’attività proviamo gioia ed equilibrio, impegnandoci e concentrandoci con maggior senso di appartenenza.
Questo sentimento virtuoso di appagamento innesca la felicità, che cresce quanto più ci dedichiamo energicamente a un compito capace di:
essere stimolante, perché richiede abilità specifiche;
generare un feedback sullo svolgimento dell’attività, in modo chiaro e immediato;
definire in modo intuitivo metriche di successo e fallimento.
In pratica, avere troppo tempo e libertà a disposizione genera caos. Nel Flusso, invece, ritroveremmo un ritmo e uno spazio:
non rimandando con procrastinazione
non dilungandoci
sentendoci produttivi
Nella pratica, più miti e moderati
Attraversando attivamente il bilanciamento dello stato di flusso viviamo un equilibrio tra le abilità e la sfida generata dall’attività. Se reputiamo il compito più grande delle nostre capacità, diventiamo vigili e ansiosi; se è troppo facile, ci rilassiamo fino ad annoiarci.
L’esperienza ottimale, invece, ci coinvolge totalmente a livello cognitivo, comportamentale ed emotivo rafforzando la nostra autostima.
Da alienati e impotenti, aderendo a un compito gratificante iniziamo a provare piacere perché accresciamo anche quelle capacità e potenzialità inesplorate latenti.
Se qualcosa ci cattura - come un hobby, uno sport, una lettura e una situazione che richiede ingegno - ci focalizziamo anima e corpo non pensando perché siamo in trance.
In pratica, i tempi passivi e rilassanti non sono i migliori; invece, se ci spingiamo oltre i nostri limiti in modo volontario sforzandoci di realizzare qualcosa di complesso ciò rappresenta un godimento.
L’importanza della concentrazione
Compiendo continue scelte e compromessi l’energia psichica è diluita tra molte possibilità che ci sovraccaricano.
Invece, quando il cervello dedica la totale attenzione a una sola attività è come se meditassimo, perché:
cambia la percezione del tempo;
scompaiono le distrazioni e i pensieri negativi;
si perde consapevolezza di fame e sonno.
Sentirci protagonisti
Quello stato fisico e mentale di totale coinvolgimento in un’attività ci estrania dalle distrazioni e dalle fatiche dell’ambiente circostante. Possiamo sentirci euforici e potenti di fronte a semplici attività quotidiane o più certosine. Per coinvolgere la mente non servono soldi né titoli: basta affrontare una sfida per volta con dedizione - il cosiddetto ‘‘Be in the zone’’ della trance agonistica - aumentando gradualmente l’intensità dell’impegno.
In tutti i campi dell’esperienza, a scuola, al lavoro e nella socialità, l’edonismo evasivo o il passatempo spensierato rappresentano scorciatoie semplicistiche per raggiungere la felicità.
Per tendere a uno stato di benessere solido e duraturo - soprattutto in un periodo storico stressante di crisi economico-sociale - dovremmo liberarci dall’ansia performativa dell’ambizione e dal confronto con gli altri.
Spesso le opzioni illimitate generano confusione; meglio mettere a fuoco possibilità mirate per raggiungere risultati chiari, modesti e graduali che portino a una soddisfazione reale. Ecco come:
piccole sfide quotidiane, monitorando i progressi nel tempo;
formazione continua, per accrescere le competenze trasversali attitudinali e quelle settoriali, cui attingere anche in altri contesti;
dividere gli obiettivi in più traguardi raggiungibili;
feedback costanti, per essere motivati a proseguire verso la prossima sotto-attività;
adoperarsi silenziando le distrazioni.
In fondo, tra i Link utili ecco qualche suggerimento per vivere più serenamente.

Chiedi alla Zia!
Ogni mese rispondo qui a una domanda che mi è stata fatta sui social.
Scrivimi anche tu i tuoi dubbi!
🧭 Dilemmi post-laurea
Sebastiana: ‘’Mi piacerebbe dedicarmi a un’idea imprenditoriale con la mia compagna e con la nostra migliore amica ma temo che lavorando insieme ogni giorno le relazioni si incrinino. Non abbiamo ancora esperienze lavorative perché siamo neo-laureate in settori diversi. Cosa fare?'' Mi viene in mente la fase maieutica dell'aporia, in cui Socrate chiedeva al suo interlocutore definizioni sempre più precise di quello di cui si stava parlando nel tentativo di mandarlo in contraddizione per far crollare le certezze iniziali dimostrando quanto fossero labili. Ecco, se questo espediente filosofico può aiutare, mettete singolarmente nero su bianco tutti i motivi che vi spaventano e quelli che vi convincono, poi affrontateli insieme. Confutare serve a capire se sono solo paranoie o se effettivamente qualche esperienza lavorativa potrebbe aiutarvi prima di lanciarvi (di solito, anche le dinamiche di settori differenti aiutano). In generale, intraprendendo o meno un percorso imprenditoriale anche i rapporti più consolidati potrebbero risentirne - ad esempio, perché molte start-up falliscono facilmente - ma potrebbero anche fortificarsi o essere propedeutici a un futuro che PER ORA neanche immaginate. Lo stress non mancherà, ma se vi fidate caratterialmente e contate sulle vostre COMPETENZE perché non provare? I problemi legati alla divisione dei ruoli (e quindi delle responsabilità e dei soldi) potrebbero giungere anche tra soci esterni; qualcuno farà più di qualcun altro (e forse anche meglio), ma puntate sulla complementarità del talento e sui valori che vi uniscono! Cosa c'è da perdere a impegnarci con chi vogliamo bene?
🔵 Solo link utili!
Come ogni mese, ecco la lista dei link che ti saranno di sicuro utili 👇
Le opportunità e gli eventi del mese
Il Future Asset Manager Program, per laureandi o laureati entro un anno under 30 in discipline economiche, ingegneria o architettura, 6 mesi full time a partire da ottobre 2023.
Se studi in Ca’ Foscari, fino al 4 Settembre puoi inviare il tuo curriculum per il CV Check che farò dal vivo a Venezia il 25 Settembre. Qui tutte le info.
Se studi a Verona, il 13 Settembre JEBV, la Junior Enterprise dell’Università di Verona, organizza un career day dove incontrare e conoscere meglio tante aziende del territorio. Iscriviti qui: i posti sono limitati.
C’è tempo fino al 30 Settembre per candidarsi in LIDL 2 YOUR CAREER, il programma di studio duale con inserimento che unisce studio e lavoro.
VIE è un programma francese per fare tirocini in tutto il mondo e aperti a persone con cittadinanza EU under 29. Puoi trovare qui tutte le destinazioni.
A settembre ripartono i corsi di formazione gratuiti per disoccupati, con attestato di partecipazione e per trovare lavoro.
Tirocini, stage e volontariato all’estero su Erasmus Intern.
Tante opportunità anche qui sul Portale dei Giovani.
Gli eventi del mese
Il 12 Settembre sono a Roma (dopo tanto!) per la Rome Future Week nell’evento “AIvolution: Minds Meet Technology” dove assieme ad Antonio Bosco ed Epicode parleremo di AI e nuove prospettive professionali.
Il 13 settembre a Milano presso Talent Garden Calabiana, modero un evento dal titolo “Wellbeing per la retention” dove parleremo delle best practices per favorire un ambiente di lavoro positivo e costruttivo. L’evento che comprende.
Il 30 Settembre torno in Abruzzo per il TEDx Vasto dal tema “Va bene tutto”: il mio primo TEDx! Stay Tuned, il sito è in aggiornamento.
Lavorare da remoto
In questo post di LinkedIn, Daniele Francescon, Co-founder di Serenis, ha raccolto nei commenti più di 60 aziende sotto i 250 dipendenti che offrono lavori fully remote.
In questo sito, segnalato da voi, ci sono più di quaranta siti dove cercare lavoro da remoto: spero sia utile.
Iniziativa tutta italiana, COSMICO nasce per connettere aziende a talenti che lavorano da remoto.
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