Job hopping: cambio lavoro, cambio vita (e viceversa) _ FARO #10
Perché saltiamo da un posto a un altro
Soldi soldi soldi
Pacchetto bonus per il carovita e caro affitti, aumento, buoni pasto e indennità. Gli incentivi sul welfare aziendale sono prioritari non solo per il benessere dei lavoratori, ma anche delle imprese.
In misure e forme diverse, le aziende sono alla ricerca di strumenti che migliorino il potere di acquisto. Un esempio:
Amazon ha aumentato le retribuzioni di ingresso di tutti i dipendenti della rete logistica a 1.764 euro dal primo ottobre, con un aumento del 21% rispetto a cinque anni prima e dell’8% rispetto allo stipendio di ingresso previsto per il 5° livello del contratto di riferimento (Il Sole 24 ore+).
Cercare senza trovare
In un Italia è forte il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro.
Gli aumenti del salario, anche transitoriamente, migliorano le cose. La retribuzione competitiva, infatti, rappresenta una leva significativa per attrarre, trattenere e motivare soprattutto le professioni con stipendi di fascia medio bassa.
Job hopping
Quasi un milione di persone nel nostro Paese cambia frequentemente lavoro, preferendo sicurezze robuste per le emergenze economiche.
Così l’Azienda Trasporti Milanesi (ATM), alla ricerca di 300 autisti per fare fronte al turnover, ha investito 500mila euro, da suddividere tra un bonus contro il caro affitti fino a 3mila euro per i neoassunti e un contributo per coprire il costo della patente D, pari a circa 2.500 euro, per i candidati che non ne sono in possesso e superano la selezione (Il Sole 24 ore+).
Perché cambiamo lavoro
La retribuzione, insomma, è una preoccupazione estremamente pressante a causa di due fattori:
il costo della vita, con bollette, affitti, cibo e tassi di interesse che schiacciano la spesa per i beni essenziali;
il lento rallentamento della crescita dell’inflazione che mantiene elevati i prezzi.
Dove andiamo
Come per la Great Resignation, a cercare nuove esperienze professionali sono soprattutto i Millennials - nati tra il 1981 e il 1995 - e i professionisti del digitale. L’esplosione della domanda a livello globale permette ai candidati un gioco al rialzo rispetto al salario e alle condizioni lavorative. Così le aziende investono maggiormente in tecnologie, aumentando la loro produttività.
Quindi?
La bussola del senso di appartenenza incoraggia un allineamento tra valori personali e della propria azienda. Determinante la presenza di:
maggiore conciliazione tra vita e lavoro
flessibilità
formazione e ricerca
opportunità di carriera
crescita personale
possibilità di scegliere il luogo dove svolgere il proprio lavoro.
Il candidato sceglie
Sì, magari ti sembrerà di non avere abbastanza forza quando sei in una selezione, ma non credere: rifiuti continui da parte dei candidati costringono le aziende a cambiare le carte in tavola. Perché se vuoi rimanere “leader di mercato”, ti devi per forza dotare delle migliori menti e braccia. Solo che queste non verranno da te, se offri ben poco: “If you give peanuts, you get monkeys” diceva già qualcuno da tempo.
Quindi ricorda che non ti stanno facendo un favore nel considerarti per quel lavoro, piuttosto pensati alla pari: si tratta di uno scambio di competenze/tempo per il compenso economico.
Cosa negoziare
Lo stipendio non è l’unica cosa da negoziare. Ci sono degli aspetti ancora più facili da concedere per un’azienda (anche più convenienti), come per esempio:
buoni pasto, buoni benzina
assicurazione sanitaria, abbonamenti in palestra o formazione
macchina aziendale
azioni dell’azienda stessa
percentuale variabile sui risultati
Ancora, ci sono alcuni aspetti immateriali che non costano nulla al datore di lavoro ma che per te possono essere una buona base di partenza per una crescita successiva, come:
job title, ovvero una qualifica che ti identifichi per esempio come un “senior”
livello di inquadramento, attenzione perché a volte giocano a dartene uno più basso
percorso di crescita sulla base di valutazioni di performance.
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