I vent’anni di LinkedIn _ FARO #3
Un anniversario che fa riflettere su come cambiato il mondo del lavoro
Siamo a Giugno e mi trovi a parlare di lavoro in un anniversario tutto particolare: i vent’anni di Linkedin.
Vent’anni sembrano tanti, se coincidono con la tua età anagrafica, ma non troppi se, come me, ne hai superati il doppio. Vent’anni fa era il 2003, io avevo appena iniziato l’università in sede, provavo abbastanza paura anche della mia ombra, usavo internet solo dal sul pc e ancora non c'erano i social. Di quel periodo, ricordo in particolare un pensiero ricorrente: quello di non aver tante strade per il mio futuro.
Sembra strano, ma a soli 21 anni avevo già fatto un bilancio delle mie possibilità. Ora ne ho 41 e ho appena passato i miei primi sei mesi da freelance a Milano, creandomi un lavoro che dieci anni nemmeno c’era. Ho cambiato professione radicalmente già tre volte, senza avere un business plan preciso delle mie scelte ma provandoci, ovviamente ragionandoci un po’ prima. Non male, vero?
Ecco, se vuoi fare dei bilanci sul progresso e - se ne hai l’età- anche sulla tua vita, vent’anni è il lasso di tempo giusto. Non avere mai la presunzione di farli in un solo anno.
Il Workmonitor di Randstad riassume così gli ultimi due decenni: come una sinusoide, un’alternanza di crisi, eventi che nessuno si aspettava e momenti di fiducia.
Rivedere quest’up & down mi fa finalmente realizzare un aspetto: non ero solo io a essere smarrita ma era l’intero mondo che stava cambiando ad una velocità mai vista. Una cosa però è rimasta costante, se non sensibilmente aumentata: l’importanza delle relazioni che grazie alla rete, oggi hanno raggiunto dimensioni inedite. Pensaci bene, se mi stai leggendo ora è perché non ci conosciamo di persona in fin dei conti, giusto?
Termini come networking, endorsement, personal branding, referral non esistevano, almeno non in maniera diffusa vent’anni fa, ora sono parte del nostro quotidiano. Motore di questo cambiamento è stato anche l’ascesa di LinkedIn che ha permesso di ampliare, uniformare e sistematizzare – attraverso il digitale – un linguaggio e un insieme di parole che descrivono la nostra professionalità.
L’introduzione di questo nuovo lessico è lo specchio di un cambiamento più profondo, che ha rivoluzionato anche il modo di concepire la ricerca di lavoro dove la relazione resta al centro di un rapporto di fiducia. Faticoso, eh? In realtà, se ci pensi, vuol dire aprire la propria cerchia di contatti oltre il nostro luogo di nascita e le possibilità di trasferimento. Pensa che su Linkedin, con più di 930 milioni di utenti iscritti nel mondo, ci sono una media 8 assunzioni al minuto.
E tu ce l’hai LinkedIn?
Se hai risposto di no solo perché ancora non stai lavorando, sappi che LinkedIn non è appannaggio solo di chi, come dai Millennial in su, è già inserito in questo mondo ma è utile anche a te perché non serve solo a cercare lavoro ma è uno strumento utile per imparare a raccontarsi avendo consapevolezza di quello che possiamo e vogliamo fare.
Da troppo tempo infatti siamo abituati a delegare questa valutazione all’esterno: è tempo di riprenderci le nostre consapevolezze. Sì, proprio così. La grande scoperta che farai quando inizi a lavorare è che non esistono etichette prestabilite ma che quello che sai fare e la percezione che gli altri hanno di te dipende da quello che comunichi.
Quindi - che noia - vuoi dirmi che devo “vendermi”?
Non proprio. A me per esempio su Linkedin piace dare una racconto di quello che faccio e una mia interpretazione dei fatti, senza polemiche o accuse. La cosa bella che potrai raccogliere pareri e opinioni che, residui facebookiani a parte, saranno sempre di valore. Non sarai comunque il solo a frequentare il social da studente: pensa che In Italia, la percentuale di utenti nati dal 1995 in avanti presenti sulla piattaforma è aumentata dall’1% del 2010 al 14% del 2023.
Non si tratta solo di farsi notare ma anche di raccogliere informazioni sulle aziende, sul loro modo di comunicare e soprattutto sull’impegno e la loro visione dei valori.
Di questi vent’anni mi piace anche come si sia pian piano introdotta l’idea che una carriera non possa essere sempre e solo lineare e in verticale, ma vi possano essere cambi di rotta e stop. Tant’è che in LinkedIn troviamo ora la possibilità di introdurre la dicitura “Career Break”. Infine, bello vedere come, la GenZ silenziosamente stia cambiando il mondo del lavoro con un'attenzione sempre maggiore ai valori, alla sostenibilità e all’equilibrio del lavoro con altri momenti della vita.
E infatti, in occasione di questo anniversario, Linkedin ha introdotto la possibilità di cercare posizioni aperti anche in base all'impegno di un'organizzazione nei confronti di valori quali l'equilibrio vita-lavoro, la diversità, l'equità e l’inclusione. Coloro che sono in cerca di lavoro potranno anche segnalare l’interesse a lavorare in una determinata azienda, il che metterà in evidenza il loro profilo LinkedIn nei confronti degli HR manager che utilizzano lo strumento Recruiter di LinkedIn.
In ultimo, brevi tips per ottimizzare il profilo:
Headline con parole chiave del tuo ruolo o ambiti, la tua “promessa” verso il cliente o il nome dell’azienda aiuta di meno.
Banner con riferimento ai valori, al tuo motto o al settore dove lavori/vorresti lavorare.
Sezione informazioni da compilare con: anni di esperienza o cosa hai studiato, competenze principali e dove le hai maturate, cosa cerchi e come contattarti.
Compila anche la sezione delle competenze perché ti renderà più rilevante ad una ricerca
(Fonte dati su Linkedin: Edelman Italia)
Su come fare un profilo Linkedin ottimizzato, ne ho parlato anche questo video, quest’altro ancora e questo qui dedicato a chi è appena uscito dall’università.
Chiedi alla Zia!
Ogni mese rispondo qui a tre domande che mi sono state fatte sui social.
Scrivimi anche tu i tuoi dubbi!
🧭 Dilemmi post-laurea
Maria Giulia: “Intelligenza artificiale e lavoro: ora vogliono tutti questo. Ma io sono laureata in lingue, vorrei lavorare in HR. Che faccio? Ho sbagliato strada?”
Ne riflettevo con Martina Ercoli, con esperienza in HR in big tech, durante i Career Days di 24ORE Business School. In realtà dobbiamo immaginare l’AI non tanto come qualcosa che dovremmo costruire ma quanto ad uno strumento con il quale familiarizzare e comunicare. Perché andremo incontro a una pervasiva di queste risorse in tante funzioni aziendale per facilitare per esempio i processi o raccogliere informazioni (es. Generali Italia ha implementato una specie di Chat GPT per permettere ai dipendenti di navigare con facilità tra le tante normative del settore assicurativo e policy del gruppo).
Quindi da un lato avrai gli sviluppatori e gli ingegneri che la gestiranno e dall’altra tante persone che la utilizzeranno nelle diverse funzioni.
C’è anche da dire che, per far fronte alla carenza di profili STEM, tante aziende stanno pensando di investire sul reskilling, formando persone all’utilizzo di queste tecnologie anche con background diversi per ruoli dove la complessità tecnica è minore.
Per avvicinarti da neofita a questo mondo ti passo i siti che mi ha consigliato Martina:
Sotto te ne consiglio un altro di Google.
🚨 Domande scomode
Rebecca: “Mi sembra una domanda stupida ma dopo quanto mi posso candidare in una posizione ancora aperta ma dove non mi hanno chiamato al colloquio?”
E’ orrendo, lo so. Ma se non fanno seguito - ahimè- una risposta te l’hanno già data. A meno che tu non conosca personalmente il destinatario della tua candidatura, anche sollecitare una risposta è visto male. Puoi ricandidarti dopo sei mesi, o prima, se però è cambiato qualcosa nel tuo percorso o nella tua formazione. Capitolo Agenzie del Lavoro, non ci ho mai lavorato quindi questo è un sentito dire: c’è anche chi consiglia di chiamare, soprattutto dopo autocandidatura, in modo da segnalare il proprio profilo in modo che non finisca nel mucchio.
Damiano: “Ma entro quando mi posso candidare prima dell’estate? Stanno già selezionando per Settembre?”
Con il mese di Giugno stiamo andando lentamente verso la pausa estiva. Quindi, vero, ora non è più tempo di grandi assunzioni. Però sicuramente il mese entrante è ancora un mese dove poi trovare selezioni attive per inserimenti in Luglio magari dovuti a sostituzioni maternità oppure dimissioni. Se la domanda è anche “Vorrei iniziare a lavorare a Settembre. Quando mi candido?” Allora puoi tranquillamente candidarti da qui alla fine di Luglio. Anche in Agosto, che tranne le due settimane centrali, è comunque lavorativo.
Solo link utili!
Come ogni mese, eccoti la lista dei link che ti saranno utili 👇
🔵 Con Talent Garden Innovation School, il 12 Luglio dalle 18:30 partecipo ad un interessante evento online a tema futuro del recruiting assieme a Joinrs e Reverse. Informazioni ed iscrizioni qui.
🔵 un interessante tool di Linkedin Per trovare il match tra diverse professioni nel caso tu voglia cambiare settore
🔵 I siti che di solito consiglio a chi in DM mi chiede corsi gratuiti per disoccupati (e ce ne sono un sacco) ovvero Abea Formazione, Challenge Network, Talentform, Opinno
🔵 15 minuti di prova gratuita di conversazione in inglese con Cambly (lo sto usando e mi trovo molto bene) oppure codice fmanager
🔵 Learn with Google : una piattaforma di contenuti per imparare da zero i basic su intelligenza artificiale
🔵 Come l’intelligenza ti aiuta a trovare lavoro grazie all’AI di Joinrs che legge per te gli annunci e li riassume sulla base delle tue preferenze
Inviami qui il tuo CV senza dati personali e qualsiasi riferimento che pensi possa farti riconoscere.
Ne correggeremo insieme dieci in una live streaming. A breve, ti comunicherò la data!