ANATOMIA DI UN ANNUNCIO DI LAVORO - FARO #36
Lo conosci il Job Design?
Immagine generata con Adobe Firefly
Benefit messi a disposizione: tredicesima, quattordicesima, formazione, nuovi amici, possibilità di crescita.
Questi sono benefit ritrovati in annunci di lavoro reali pubblicati on-line.
L’occupazione italiana sta raggiungendo livelli da record (62,3% ad agosto secondo ISTAT) con una prevalenza ancora di contratti a tempo determinato (66,4% delle attivazioni secondo il Ministero del Lavoro) ma il grande cruccio del mismatch di competenze resta eccome: circa il 75% delle aziende ha sperimentato difficoltà nel trovare lavoratori (secondo report Manpower) con circa 40% delle posizioni di difficile reperibilità (qua i venti ruoli più ricercati).
Attrarre il candidato giusto non è cosa semplice anche perché il prestigio, il fatturato e la storia dell’azienda non dicono più quasi niente a chi cerca lavoro.
Indorare la pillola con benefit farlocchi, ☺️ emoji, ambienti super friendly funziona fino ad un certo punto: il candidato ora, vuoi o non più, è più istruito e soprattutto interessato a sapere una cosa su tutte:
Tu azienda cosa puoi fare per me?
Quindi via i proclami generici. Via le presunzioni da “siamo leader di mercato”.
Evviva un’azienda che parli concretamente di cosa offre in termini di attività, formazione, crescita e retribuzione.
Siamo in una tempesta perfetta.
Queste le parole di una responsabile HR di una grande azienda: ora le multinazionali competono con le startup per formazione, crescita e impatto.
Puntare sull’aspetto economico conta -ovvio- ma, se da un lato questo non è tutto, dall’altro ancora c’è anche pochissima condivisione dei range salariali.
Scrivere un annuncio oggi è strategico e va saputo fare. ChatGPT ti può aiutare ma il rischio di banalità è alto: la differenza la fa la sensibilità del recruiter, capace di mediare tra le esigenze del management, e le attenzioni del candidato.
Per capire cosa si cela dietro un annuncio di lavoro lascio ora la parola a Marika Zuppelli (che ringrazio tanto), Responsabile di Selezione Adecco.
Dove si impara a scrivere un annuncio di lavoro?
La competenza nella redazione di un annuncio di lavoro si acquisisce principalmente all'interno della propria azienda, spesso attraverso l'adozione di un format predefinito che riflette la cultura e i valori aziendali. Tale format può essere sviluppato internamente dal dipartimento delle risorse umane oppure, in aziende di maggiori dimensioni, essere supportato da linee guida più strutturate o strumenti software dedicati. La pratica e il confronto con gli standard del settore contribuiscono ad affinare ulteriormente questa capacità.
La stesura di un annuncio di lavoro può essere l’occasione perfetta per assicurarsi che il ruolo cercato soddisfi a pieno le esigenze aziendali. È il concetto di Job Design (qualche approfondimento sul concetto): la progettazione del lavoro permette di definire i requisiti tecnico-organizzativi, personali e sociali necessari a ricoprire una determinata posizione. Più il Job Design è preciso e dettagliato, più semplice sarà compilare la Job Description e attrarre i talenti con le giuste caratteristiche.
Cosa non deve mai mancare in un annuncio di lavoro?
In generale, è importante prestare attenzione ai requisiti che si elencano, alle parole che si utilizzano, persino alle eventuali immagini. Chiedere come requisito necessario uno specifico percorso di laurea che non è effettivamente necessaria, ad esempio, può escludere candidati che provengono da altre facoltà.
Quando si compila un annuncio di lavoro è importante mettersi nei panni del candidato, evitando espressioni vaghe e termini abusati quali “proattivo”, “dinamico”, volenteroso” che non aggiungono informazioni utili a descrivere la posizione lavorativa. Allo stesso modo, è bene evitare toni stravaganti e di sfida. Mentre è fondamentale fornire ai candidati un orientamento a livello di inquadramento e di compenso.
Un annuncio di lavoro efficace deve necessariamente includere una serie di elementi fondamentali, essenziali per attirare il candidato ideale e garantire trasparenza. Questi elementi comprendono:
Nome dell’azienda o agenzia del lavoro intermediaria: quindi vietati gli annunci totalmente anonimi. [Nota di Fabiana: Se l’azienda è poco conosciuta, puoi verificare la sua esistenza su siti tipo registroimprese.it ].
Sede di lavoro: specificare chiaramente la località e, se rilevante, la possibilità di lavoro da remoto o ibrido.
Panoramica dell'azienda: descrizione sintetica dell'azienda, evidenziando i suoi valori, la missione, i punti di forza e le opportunità di crescita professionale. È importante sottolineare l'ambiente di lavoro e le possibilità di carriera.
Descrizione delle mansioni: una lista chiara e dettagliata delle attività e responsabilità che il candidato dovrà svolgere, specificando le aree di competenza.
Requisiti fondamentali: elencare sia le competenze tecniche (hard skills), necessarie per svolgere il ruolo, sia le competenze trasversali (soft skills) che completano il profilo ideale, come capacità di comunicazione, leadership o lavoro di squadra.
Requisiti preferenziali: includere eventuali qualifiche o esperienze che, pur non essendo obbligatorie, rappresentano un valore aggiunto.
Offerta dell'azienda: chiarire cosa l’azienda offre al candidato in termini di retribuzione, benefit, tipologia contrattuale (a tempo indeterminato, determinato, stage, ecc.), eventuali bonus, opportunità di formazione continua e sviluppo professionale. È importante, laddove possibile, esplicitare anche flessibilità lavorativa (orario di lavoro flessibile, possibilità di smart working) e vantaggi extra-salariali.
Sebbene il focus sia sulle competenze richieste, e un annuncio parli a un potenziale candidato, è importante “auto-valutarsi” e chiedersi dunque perché un lavoratore dovrebbe mandare proprio presso la tua azienda il suo curriculum. Il senso che deve arrivare a chi legge l’annuncio di lavoro è quello di candidarsi per un’opportunità unica.
Quali sono i benefit realmente significativi?
I benefit sono uno strumento chiave per attrarre talenti e aumentare la soddisfazione dei dipendenti. Possono essere di natura economica o non economica e devono rappresentare un reale valore aggiunto per il lavoratore. Alcuni esempi di benefit significativi includono:
Possibilità di lavoro flessibile o da remoto, a seconda delle necessità del dipendente
Piani di carriera strutturati e opportunità di crescita professionale
Assicurazione sanitaria integrativa o polizze assicurative su misura
Contributi per la formazione professionale continua
Buoni pasto, convenzioni aziendali, premi produttività e partecipazione agli utili.
Macchina aziendale o rimborso per spostamenti
Perché alcuni inseriscono benefit che non sono realmente tali?
Alcune aziende, nel tentativo di rendere più attraente l’annuncio di lavoro, inseriscono vantaggi che sono considerati ormai standard in molti ambienti di lavoro. Questi includono ad esempio: macchinette per caffè o merendine all'interno di sale relax o inspiring, spazi di lavoro ampi e moderni o parcheggio interno, che per molti dipendenti è una necessità più che un beneficio effettivo. Tali elementi, pur essendo utili, non dovrebbero essere considerati come benefici rilevanti, in quanto non rispondono a bisogni reali del lavoratore né migliorano significativamente la qualità della sua vita professionale.
Marika lavora per Adecco e trovi qui tutto quello che Adecco può fare per te, se cerchi lavoro o vuoi cambiare impiego.
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Grazie per i tuoi contributi sempre molto efficaci. Sono una 52enne in cerca di nuova occupazione....È possibile richiedere una Tua consulenza anche se sono fuori target per eta'? Grazie